Chi È Myfo

Nato a Genova nel 1978, Marco Michelini, in arte Myfo, prima di diventare l’artista che è oggi, è stato tanto altro. Stilista di moda, imprenditore di forniture di lusso per yatch, ma anche interior designer.

Il suo personaggio, Myfo, nasce nel 2006 e sin dall’inizio viene associato al bandito armato di pistole e da lui disegnato, diventato a tutti gli effetti il simbolo riconoscibile della sua arte. Criminali e simboli o oggetti legati a questo mondo sono i soggetti prediletti dall’artista, che vuole estrapolare il lato sano di questi personaggi, che non sempre sono malvagi.

Nel 2018 comincia a sperimentare diverse tecniche, avvicinandosi all’arte figurativa. Ed è proprio in questo periodo, nel suo loft sotterraneo di Genova, che nascono le prime opere ispirate a Andy Warhol e Mimmo Rotella. È durante il 2018 che Myfo si afferma come artista, scoperto da un ex gallerista che nota le sue opere e lo spinge a proporle a qualche galleria d’arte.

Spinto dal desiderio di far conoscere a tutti le sue opere, pensa che un’ottima vetrina potesse essere Milano. E non sbaglia. Poco tempo dopo, un influente gallerista gli propone un contratto di esposizione di 18 sue opere che vanno a sostituire 18 tele originali di Andy Warhol al ristorante Cipriani di Montecarlo. Sono tante le star e i VIP che sono rimasti incantati dalla sua arte, prima tra tutti Paris Hilton, che dopo aver visto un suo quadro in un locale, chiede subito di incontrare l’artista e decide di acquistare a tutti i costi l’opera che l’aveva colpita.

Paris Hilton ha anche parlato di Myfo sul suo account Instagram, generando un seguito notevole per l’artista che di lì a poco tempo comincia a ricevere tantissime richieste da ogni parte del mondo. Ma se Paris Hilton è stata una delle prime a riconoscere il genio dell’artista, ben presto, le tele di Myfo iniziano ad arredare le case di grandi personaggi nazionali e internazionali appartenenti al mondo della musica, della politica, del calcio, del cinema e della televisione.

Anche altri locali esclusivi cominciano a richiedere le sue opere, di cui il Twiga di Montecarlo e Forte dei Marmi tra i primi. Le sue opere si trovano esposte in modo permanente in diverse gallerie d’arte di tutto il mondo, ma è possibile visionarle nella galleria di proprietà dell’artista, la MYFO Gallery, in via Ceresio a Milano.

Marco Michelini ha iniziato una collaborazione con il grande brand di moda Twin Set per il quale ha disegnato in esclusiva una capsule collection in limited edition lanciata per la prima volta nel 2021 che comprende dei capi con le sue iconiche grafiche.

Pensiero filosofico

Myfo elegge il banditismo a condizione esistenziale dell’uomo contemporaneo in fuga,rinchiuso in un eterno presente. Attraverso una narrazione dinamica e fluorescente, che vede alcuni personaggi disneyani prendere parte a vere e proprie azioni di brigantaggio, Myfo si fa capobanda e portavoce del grido di precarietà dei molti senza voce della strada tra i quali per primo ha vissuto.
Dietro all’apparente brillantezza dei colori serpeggia,per chi vuole coglierlo,il dramma della mancanza di riferimenti di un intera società,tesa verso una possibilità di trasformazione che continuamente le sfugge.

Tecnica

Collage misto per sovrapposizione di stampe o disegni fatti a mano o locandine del cinema originali comprate all’asta.
Sull’ultimo strato viene stesa una patina di resina sulla quale prima vengono eseguiti degli strappi che valorizzano la matericità del quadro per portare lo spettatore a farne un’esperienza tattile.
Dal punto di vista concettuale gli strappi permettono di aprire una finestra sugli strati più intimi del quadro che solo l’artista conosce, poiché sulla base della tela elabora il pensiero dell’opera che sta realizzando insistendo sul concetto del mistero che fa parte di tutti noi.
Vengono utilizzate vernici che risaltano la fluorescenza con la luce uv, conferendo una differente esperienza cromatica di una stessa immagine vista in due chiavi diverse.

Partendo dal movimento americano della pop art, Myfo ne rinnova la rappresentazione, inserendola nell’orizzonte del proprio tempo,attingendo ai simboli del denaro e del sesso, alle icone più famose del cinema e della moda, denuncia la riproducibilità delle immagini che la civiltà virale propone insistentemente al proprio pubblico per mezzo di un’ossessiva auto celebrazione dei propri idoli.
Ad oggi Myfo grazie alla sua tenacia e caparbietà, portando a termine tutti o quasi i suoi obiettivi, si fa capostipite di questa nuova corrente artistica ,se cosi si può chiamare, piena di colori e pigmenti fluorescenti, trascinando dietro di sè un bel gruppo di seguaci ed “imitatatori” che rendono il suo lavoro sempre più incentrato al rinnovamento e riconoscimento di una nuova tendenza artistica.